chi sono

Mi chiamo Natalia e lavoro nel no profit dal 2012.

Lo faccio perchè ho sempre sognato di cambiare il mondo in meglio.

Da piccola mi appassionavo a costruire nuovi mondi con i miei giocattoli preferiti, da grande la mia creatività ha incontrato le storie di innovatori sociali e gli studi legati alla costruzione di comunità e ai processi di cambiamento.

A sedici anni ho comprato un quadro con monaci buddisti in cammino: mi ha seguito in quasi tutti i tredici traslochi fatti da allora. Sulla mia scrivania ci sono sempre fiori freschi, il computer e matite colorate. Alle pareti foto e frasi ispirazionali.

I viaggi e la cura sono stati leitmotiv del mio percorso professionale.

Costa d’Avorio, Bolivia, India, Giordania, Siria, Libano, Israele, Palestina, Russia, Perù, Egitto, Argentina, Marocco, Laos, Cambogia, Tailandia, Vietnam, Singapore, Giappone, Cuba, Australia, Armenia, Georgia, Messico, Indonesia, Stati Uniti sono luoghi che hanno cambiato il mio sguardo. Le esperienze di volontariato mi hanno fatto intuire il valore dell’autenticità e della condivisione. I progetti che ho seguito mi hanno fatto comprendere l’importanza della cura: per le idee, i progetti e le persone.

Siamo tutti connessi.

L’esperienza che, in assoluto, mi ha cambiato di più a livello professionale e personale sono stati gli anni di vicinanza ad una paziente oncologica: mia mamma.

A lei devo il coraggio e la determinazione nelle difficoltà, la creatività di fronte ai vicoli ciechi, la speranza nei momenti più bui, l’amore per le cose belle, la fiducia negli altri e nel cambiamento positivo.

Credo che le persone possano fare la differenza

e che con le loro storie e idee, anche imparando dalle cadute e dai fallimenti, possano cambiare il mondo in meglio.